
Nel mar Mediterraneo possiamo ritrovare 3 delle 8 specie di tartarughe marine presenti nel mondo, la tartaruga verde Chelonia mydas, la tartaruga liuto Dermochelys coriacea e la tartaruga comune Caretta caretta, quest’ultima è la più comune nel bacino del Mediterraneo. Nonostante che le popolazioni di queste specie siano in netto calo, le tartarughe di mare viventi hanno ancora un grande valore economico, così come una estrema vulnerabilità nei confronti del genere umano, soprattutto durante la nidificazione. L'attuale necessità di migliorare la protezione delle tartarughe marine ha portato all’inserimento di queste organismi nelle maggiori liste delle specie minacciate e a rischio (Appendice I della CITES e nella “Red List of Threatened Species” della IUCN). I principali pericoli per la sopravvivenza della popolazione di Caretta caretta e delle altre specie di tartarughe marine presenti nel mar Mediterraneo risultano essere legati all’attività antropica: pesca, turismo intensivo, rifiuti e contaminazione.
Nell’ultimo decennio l’Università di Siena ha sviluppato un protocollo non invasivo per lo studio dello stato di salute delle tartarughe marine ospedalizzate o free-ranging, con particolare riguardo agli effetti della contaminazione chimica. Tramite questo protocollo di indagine ecotossicologica è possibile evidenziare negli animali vivi la presenza e gli effetti della contaminazione a vari livelli di importanza, dalla esposizione , agli effetti negativi sul sistema nervoso, sulle capacità riproduttive o alle alterazioni del DNA. La finalità di questo approccio è quella di diagnosticare lo stato di salute delle tartarughe e prognosticare le evoluzioni a livello di singolo individuo e di popolazione. Questo approccio è estremamente innovativo e pone la nostra regione all’avanguardia al livello internazionale nella ricerca finalizzata alla conservazione di questi organismi.
Grazie alla presenza di veterinari specializzati nei vari centri di recupero presenti sulle coste italiane, possono essere prelevati: sangue intero, biopsia cutanea, carapace e dove possibile excreta. Su questi materiali è stato possibile negli anni applicare e mettere a punto un vasto set di biomarker (risposte biologiche) per poter valutare gli effetti che la contaminazione presente nel mar Mediterraneo può causare nelle tartarughe marine. Sono stati in parallelo valutate anche le concentrazioni dei principali contaminanti, tra i quali OCs, IPA, metalli pesanti.
Infine grazie al recupero di esemplari di Caretta caretta spiaggiati principalmente lungo le coste della Toscana sono stati valutati i livelli di contaminanti su diversi tessuti biologici e la presenza di marine litter nel tratto gastrointestinale. Nell’ambito della Marine Strategy Framework Directive, la C. caretta è stata individuata come la specie sentinella ideale per lo studio del marine litter del mar Mediterraneo, analogamente all’utilizzo della specie Fulmarus glacialis nel Nord Europa. Su questa specie si è quindi concentrata l’attenzione gli enti nazionali e regionali per lo sviluppo di protocolli condivisi per il monitoraggio del marine litter.
ARPAT (http://www.arpat.toscana.it/)
Accademia dei Fisiocritici di Siena (http://www.accademiafisiocritici.it /index.php/it/)
Osservatorio Toscano dei Cetacei (http://regione.toscana.it/-/osservatorio-toscano-dei-cetacei)
Dott.ssa Chiara Caruso - Centro di Recupero tartarughe marine Talamone (Grosseto - Italia)
Centro di Recupero tartarughe marine di Brancaleone (Reggio Calabria - Italia)
Dott. Giovanni Furii - Centro di Recupero tartarughe marine di Manfredonia - Legambiente Parco Nazionale del Gargano (Foggia - Italia)
Dott. Daniele Denurra - CRAMA, Centro Recupero Animali Marini Asinara, Isola dell’Asinara (Sardegna, Italia)
Dott.ssa Françoise Claro, Museum National d'Histoire Naturelle service du Patrimoine Naturel, Group Turtue Marine France
Dott.ssa Mariluz Parga - SUBMON Association (Barcelona, Spain)
Dott. Stefano Nannarelli - CTS (Centro Turistico Studentesco)
Acquario Comunale di Grosseto - (Grosseto, Italia)
Acquario di Livorno (Livorno - Italia) - ( http://www.acquariodilivorno.it)
Dott. Yuri Tiberto - Acquario dell’Elba Marina di Campo (Livorno - Italia) - (http://www.acquarioelba.com)
- CALIANI I., CASINI S., CAMPANI T., GIANNETTI M., MARSILI L., FOSSI M.C. (2010) First assessment of DNA damage in Mediterranean pelagic species loggerhead turtle and swordfish: application of comet assay and diffusion assay in frozen total blood. 27thESCPBnew Congress, Biological effects of climate changes and pollution: from biomarkers to system biology, Alessandria (Italia) 5-9 Settembre 2010
- CASINI, S. , I. CALIANI, L. MARSILI, M. GIANNETTI, S. MALTESE, S. ANCORA, N. BIANCHI, C. PANTI, T. CAMPANI, L. CARLETTI, D. COPPOLA, M. C. FOSSI, A. CANADAS, M. PARGA. (2010) A non-lethal multi-biomarker approach to investigate the ecotoxicological status of Mediterranean leggerhead sea turtle (Caretta caretta, Linneo, 1758). Comparative Biochemistry and Physiology A , Molecular and Integrative Physiol. 157: S23-S24.
- CALIANI I., CASINI S., CAMPANI T., GIANNETTI M., MARSILI L., FOSSI M.C. (2010) First assessment of DNA damage in Mediterranean pelagic species loggerhead turtle and swordfish: application of comet assay and diffusion assay in frozen total blood. Comparative Biochemistry and Physiology A , Molecular and Integrative Physiol. 157: S14-S14.
- GIANNETTI M., CALIANI I., CASINI S., CAMPANI T., COPPOLA D., MALTESE S., ANCORA S., BIANCHI N., MARSILI L., FOSSI M.C. (2011) Assessment of ecotoxicological status of the Mediterraneanpopulation of Caretta caretta (Linneo, 1758) based on classes of age. SETAC Europe 21th Annual Meeting, Ecosystem Protection in a Sustainable Word: a challenge for Science and Regulation, Milan (Italy), 15-19 May 2011.
- CASINI S., CALIANI I., GIANNETTI M., MALTESE S., COPPOLA D., BIANCHI N., CAMPANI T., ANCORA S., MARSILI L., FOSSI M.C. (2012). Investigating the threat from pollution to the endangered species Carettacaretta (Linnaeus, 1758) in the Mediterranean: the use of novel non-invasive biomarkers. 6th SETAC World Congress, Securing a sustainable future: Integrating science, policy and people, Berlin (Germany), 20-24 May 2012.
- BAINI M., CAMPANI T., GIANNETTI M., CANCELLI F., MANCUSI C., SERENA F., CASINI S., FOSSI M.C., MARSILI L. (2012). Presence of plastic debris in sea turtles stranded along the Tuscany coasts. 6th SETAC World Congress, Securing a sustainable future: Integrating science, policy and people, Berlin (Germany), 20-24 May 2012.
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- GIANNETTI M., FOSSI M.C., BAINI M., COPPOLA D., MALTESE S., PANTI C., CAMPANI T., CALIANI I., CARLETTI L., PIREDDU L., FARA G., CASINI S., MARSILI L., DENURRA D. (2012). Effetti tossicologici in esemplari di Caretta caretta (Linneo 1758) campionati nel centro recupero animali marini del Parco Naturale dell’Asinara (Sardegna). Atti del 43° Congresso SIBM, Marina di Camerota (Sa), 4-8 Giugno 2012; 4 pp;
- GIANNETTI M., CASINI S., MARSILI L., MALTESE S., CAMPANI T., CARLETTI L., FOSSI M.C. (2013). Induction of cyp1a in skin biopsy slices of loggerhead sea turtle treated with lipophilic contaminants. PRIMO 17, Faro, Portugal, 5-8 May 2013.
- Marsili Letizia (tecnico laureato cat. D)
Stefania Ancora (tecnico laureato cat. D)
Cristina Panti (Assegnista)
Ilaria Caliani (Assegnista)
Matteo Baini (Dottorando)