Allestimento di colture cellulari in specie “a rischio”

Fibroblasti di stenella striata (Stenella coeruleoalba) dopo Immunofluorescenza indiretta. Alexa Fluor 594 (intensità 133 ms).

Al fine di indagare la diversa sensibilità interspecifica ai composti inquinanti, è stata messa a punto un’innovativa metodologia per la coltura di fibroblasti di specie “a rischio” marine, in particolare di cetacei, ma anche di pinnipedi, tartarughe marine, pesci pelagici, a partire dall’epidermide ottenuta tramite biopsia cutanea. Questa può essere ottenuta utilizzando tre diversi metodi di campionamento: dardo sparato da fucile a CO2 compressa; dardo sparato con balestra; palo da biopsia. In tutti i casi la punta della freccia è modificata in modo tale da trattenere al suo interno una piccola parte (10 mm x 5 mm) di tessuto cutaneo ed adipe sottocutaneo. Per l’allestimento delle colture cellulari, una parte di epidermide e tessuto adiposo vengono stoccati in una provetta sterile contenente il mezzo di coltura. Entro 48 h dal prelievo, il campione deve essere trasportato a temperatura ambiente in laboratorio, dove viene lavato, triturato e tripsinizzato prima di essere incubato nel terreno di coltura completo a 37°C. I primi fibroblasti compaiono in un periodo compreso tra 7 e 21 giorni, raggiungendo il 90% di confluenza in 15-20 giorni dopodichè, mediante tripsinizzazione, vengono passati in fiasche sempre più grandi, fino al raggiungimento della confluenza nella fiasca da 150 ml. Il tempo necessario per raggiungere tale stato, ma anche massimo per avere una crescita continua, è di 4 mesi. Passato questo lasso di tempo, si notano segni evidenti di senescenza e di resistenza alla tripsinizzazione. La contaminazione da microorganismi si è dimostrata una delle maggiori cause della limitata vitalità o della lenta crescita delle cellule. La rapida proliferazione di batteri, ma soprattutto di funghi produce un ambiente sfavorevole per la crescita dei fibroblasti, sia per la deplezione delle sostanze nutrienti che per il cambiamento di pH. E’ stato dimostrato che in tutti i casi si tratta di infezioni latenti del campione che si sviluppano nel periodo di  incubazione. L’infezione più persistente infatti, risulta essere una candida di origine ambientale. Sulle linee continue di cellule, ottenute da esemplari di specie di cetacei, vengono effettuati diversi test di tossicità in vitro, per valutare le risposte delle monoossigenasi a funzione mista (MFO) e i danni sul DNA in funzione della dose dei vari contaminanti di trattamento. In questo modo è stato inoltre possibile dare un’ulteriore conferma ai risultati ottenuti in vivo da esemplari liberi nel loro ambiente naturale.
Ultimamente linee di fibroblasti di cetacei sono state utilizzate per mettere a punto un nuovo biomarker non distruttivo, rappresentato dall’attività della proteina MIC-A, per valutare lo stato immunitario delle diverse specie di cetacei. Infatti, all'interno del complesso MHC (Major Histocompatibility Complex) viene codificata la proteina MIC-A, espressa principalmente sulla superficie cellulare dell'epitelio; la sua precisa funzione non è attualmente conosciuta, ma la sua espressione nell’uomo è spesso associata alla comparsa di processi infiammatori o tumori di origine epiteliale, ad alcuni melanomi, a patologie come la celiachia,  al morbo di Crohn e al rigetto dei trapianti. Nostro scopo è validare la proteina MIC-A come target di immunodepressione per i cetacei, utilizzando la biopsia cutanea come metodo non invasivo di campionamento. Questo studio rappresenta un importante step per la valutazione dello stato di salute di questi Mammiferi. L’attività del MIC-A viene valutata attraverso l'immunofluorescenza indiretta su colture di fibroblasti.
Oltre ad utilizzare la biopsia cutanea in esemplari free-ranging per l’allestimento delle colture cellulari di fibroblasti, vengono ottenute linee cellulari di fibroblasti e di epatociti da esemplari spiaggiatisi da un tempo massimo di 24 h (cetacei, pinnipedi o tartarughe) o rimasti nelle reti (pesci pelagici o cetacei) od ospedalizzati (tartarughe).

collaborazioni

Dr. Giada Frenzilli e Prof. Marco Nigro, Dipartimento di Morfologia Umana e Biologia Applicata, Sezione di Biologia e Genetica, Università di Pisa, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Pisa, Italy.
Dr. Concettina Gardi, Patologia Generale, Università di Siena, Siena, Italy.
Pr. Silvia Palmeri e Dr. Ermelinda  Tarquini, Dipartimento di Scienze Neurologiche, Neurochirurgiche e del Comportamento, Azienda Ospedaliera Universitaria Senese - Ospedale Santa Maria alle Scotte, Siena,Italy.

progetti in corso

Progetto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare dal titolo: Contaminanti Ambientali e relativi effetti sul sistema nervoso centrale e sul sistema immunitario nei cetacei spiaggiati, le Sentinelle del Mare” (Prot. 0036124 PNM del 10 Maggio 2013). (Responsabile scientifico Unità di Ricerca Siena Dr. Letizia Marsili).

pubblicazioni recenti o di rilievo

1) MARSILI L., FOSSI M.C., NERI G., CASINI S., AIROLDI S., BEARZI G., PANIGADA S. 2000 - Skin biopsies for cell cultures from Mediterranean free-ranging cetaceans. European Research on Cetaceans, 14: 231-233.
2) MARSILI L., FOSSI M.C., NERI G., CASINI S., GARDI C., PALMERI S., TARQUINI E., PANIGADA S. 2000 - Skin biopsies for cell cultures from Mediterranean free-ranging cetaceans. Marine Environmental Research, Special Issue, 50(1-5): 523-526.
3) MARSILI L., FOSSI M.C., CASINI S., BUCALOSSI D., LAURIANO G. 2004 - The use of immunofluorescence technique in the evaluation of presence of CYTP450 and ER receptor in cetaceans fibroblast cell cultures. Paper SC/56/E8 presented to the IWC Scientific Committee, July 2004, Sorrento, Italy. 7pp.
4) SPINSANTI G.,  PANTI C.,  BUCALOSSI D.,  MARSILI L.,  FRATI F.,  FOSSI M.C. 2008 - Selection of reliable reference genes for pRT-PCR studies on cetacean fibroblast cultures exposed to OCs, PBDEs and 17-estradiol. Aquatic Toxicology, 87(3): 178-186.
5) FOSSI M.C., MARSILI L., CASINI S., BUCALOSSI  D. 2008 - First Detection of CYP1A1 and CYP2B induction in Mediterranean Cetacean Skin Biopsies and Cultures Fibroblasts by Western Blot Analysis.  Marine Environmental Research, 66(1): 3-6.
6) MARSILI L., FOSSI M.C., BUCALOSSI D., PORCELLONI S., MALTESE S., CASINI S. 2008 - Use of immunofluorescence technique in cultured fibroblasts from Mediterranean cetaceans as new “in vitro” tool to investigate effects of environmental contaminants. Marine Environmental Research, 66(1):151-153.
7) MARSILI L., CASINI S., CARLETTI L., MALTESE S., PORCELLONI S., NINO-TORRES C., ROJAS-BRACHO L., URBAN J., FOSSI M.C. 2009 - Success in fibroblast cell cultures from long-beaked common dolphin (Delphinus capensis) and Bryde's whale (Balaenoptera edeni) skin biopsies of the Gulf of California (Mexico): Potential application for ecotoxicological studies. International Whaling Commission, 61: 1-7.
8) FOSSI M.C., MARSILI L. 2011 – “Multi-Trial Ecotoxicological Diagnostic Tool” in Cetacean Skin Biopsies, Skin Biopsy - Perspectives, Uday Khopkar (Ed.), ISBN: 978-953-307-290-6, InTech,  Available from:   http://www.intechopen.com/articles/show/title/multi-trial-ecotoxicological-diagnostic-tool-in-cetacean-skin-biopsies
9) MARSILI L., MALTESE S., COPPOLA D., CALIANI I., CARLETTI L., GIANNETTI M., CAMPANI T., BAINI M., PANTI C., CASINI S., FOSSI M.C. 2012 - “Test Tube Cetaceans”: from the Evaluation of Susceptibility to the Study of Genotoxic Effects of Different Environmental Contaminants Using Cetacean Fibroblast Cell Cultures in New Approaches to the Study of Marine Mammals, Aldemaro Romero and Edward O. Keith (Ed.), ISBN 978-953-51-0844-3, InTech, DOI: 10.5772/54429. Available from: http://www.intechopen.com/books/new-approaches-to-the-study-of-marine-mammals/-test-tube-cetaceans-from-the-evaluation-of-susceptibility-to-the-study-of-genotoxic-effects-of-diff

referente
  • Letizia Marsili (tecnico laureato cat. D)
ricercatori coinvolti
  • Laura Carletti (Tecnico cat. C)
  • Cristina Panti (Assegnista)
  • Ilaria Caliani (Assegnista)
  • Daniele Coppola (Dottorando)
  • Matteo Giannetti (Dottorando)
  • Tommaso Campani (Dottorando)