Ecotossicologia dei contaminanti emergenti e dei nanomateriali

Logo Laboratorio di ecotossicologia dei contaminanti emergenti e dei nanomateriali

L’unità di ricerca studia le risposte biologiche/tossicologiche di organismi acquatici e terrestri (invertebrati e vertebrati) ad impatti antropici e naturali inclusi i contaminanti ambientali emergenti e i nanomateriali.

Le risposte biologiche indotte da contaminanti ambientali sono studiate a diversi livelli di complessità biologica dalla molecola, alla cellula, al tessuto fino all’intero organismo attraverso lo studio di un ampio range di biomarcatori: dalla biotrasformazione/detossificazione cellulare come le fasi 0, I, II e III comprendente le proteine di trasporto ABC alla base del meccanismo di resistenza xenobiotica (MXR) e il sistema citocromo P450, alla neurotossicità, genotossicità, citotossicità fino ai disturbi nella riproduzione. A tal fine viene applicato un approccio ecotossicologico sistemico che esplora gli impatti a differenti livelli di organizzazione biologica per identificare meccanismi cellulari che determinano la tossicità dei contaminanti ambientali per il biota al fine di contribuire alla protezione degli ecosistemi naturali soggetti alla pressione antropica e ai cambiamenti naturali e globali (global changes).

In particolar modo le principali linee di ricerca sono incentrate su percorsi di tossicità di contaminanti classici come elementi in tracce, organo alogenati (POP), idrocarburi policiclici aromatici (IPA), orgafosforici (armi chimiche ed insetticidi) e composti carbammati, fino agli emergenti come gli interferenti endocrini, i prodotti farmaceutici e per la cura personale (PPCP) (es. fragranze al muschio) e i nanomateriali.

I modelli utilizzati vanno da colture primarie di invertebrati terrestri ed acquatici e linee cellulari di teleostei (es. RTG-2, PLHC-1 etc) fino agli organismi in toto (invertebrati e vertebrati terrestri ed acquatici) mediante sperimentazione in vitro, in vivo ed in situ. Una recente linea di ricerca verte sullo studio in vitro e in vivo degli effetti di nanoparticelle di biossido di titanio (n-TiO2) in specie d'acqua dolce e marina con particolare attenzione alla tossicità in condizioni di co-esposizione a contaminanti classici a nota tossicità e meccanismo d’azione (Effetto Trojan horse).

 

Gli ambiti scientifici più investigati sono

  • Biomonitoraggio per la valutazione dello stato di salute degli ecosistemi marini costieri salmastri e fluviali in termini di studio degli impatti antropici e degli effetti legati ai cambiamenti globali. Il biomonitoraggio si basa sull’applicazione di un approccio ecotossicologico integrato di analisi chimiche (residui di contaminanti) e risposte biologiche (biomarkers) in specie bioindicatrici.
    I principali casi di studio riguardano le aree portuali ed industriali a rischio chimico; i residuati bellici sui fondali marini; gli impianti di estrazione di gas off-shore, i rigassificatori a mare (GNL), piattaforme petrolifere e a gas e le raffinarie in-shore; le aree marine protette; le aree costiere in prossimità di inceneritori ed impianti di depurazione.
    Gli organismi bioindicatori principalmente utilizzati sono: mitilo Mytilus galloprovincialis, riccio di mare Paracentrotus lividus; triglia di fango Mullus barbatus e triglia di scoglio Mullus surmuletus, sogliola Solea vulgaris, spigola Dicentrarchus labrax, anguilla Anguilla anguilla.
    Le principali classi di contaminanti classici ed emergenti in studio sono gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), i policlorobifenili (PCB), diossine e furani, policlorodifenileteri (PBDE), metalli pesanti, fragranze sintetiche al muschio, tritolo, mustard gas, tensioattivi inclusi i nonilfenoli (p-nonilfenolo), ftalati, nanomateriali quali nanoparticelle metalliche (biossido di titanio, ferro), polistireni, nanotubi di carbonio.

 

  • Meccanismi di tossicità di contaminanti emergenti e nanomateriali a livello della fase 0, I e II della biotrasformazione cellulare in linee cellulari ittiche immortalizzate (PLHC-1, RTG-2). I principali casi di studio riguardano l’interazione del sistema MXR e P450 con le fragranze sintetiche al muschio (synthetic musk fragrances, musk xylene, musk ketone, tonalide); il tritolo (TNT); il cadmio; le nanoparticelle di biossido di titanio (n-TiO2) singolarmente ed in combinazione con cadmio e 2,3,7,8-tetraclorodibenzo-p-diossina (TCDD) (effetto Trojan horse).

 

  • Test ecotossicologici standardizzati (OECD, ASTM, EPA) previsti dal REACH e di nuova generazione su invertebrati (Mytilus sp., P. lividus) e vertebrati marini (D. labrax) per lo studio della tossicità acuta e cronica di tensioattivi, elutriati di sedimento e nanomateriali ingegnerizzati per diverse applicazioni dal drug delivery alla bonifica di matrici acquatiche incluso quella marina (nanoremediation).

 

  • Studio dei meccanismi di Assorbimento, Distribuzione, Metabolismo ed Eliminazione (ADME) di contaminanti persistenti, emergenti e di nanomateriali utilizzando modelli in vitro e in vivo. I principali casi di studio riguardano lo studio di nanoparticelle ingegnerizzate nello sviluppo del riccio di mare (P. lividus).

 

  • Sicurezza e benessere degli animali allevati in acquacoltura. I principali casi di studio riguardano l’impatto tossicologico in specie ittiche marine dell’ambiente di allevamento (es. a terra e in maricoltura in-shore), della qualità della dieta (mangimi), dello stress da cattività.

 

  • Adattamenti evolutivi a livello genico in risposta a pressione antropica di tipo chimico e fisico sia in ecosistemi temperati che antartici. I casi di studio principali sono l’espressione di geni resistenti dell’Acetilcolinesterasi (AChE) e l’over-espressione di alcune proteine di trasporto ABC (abcb1 codificante per la glicoproteina P, P-gp) in specie aliene ed alloctone e potenziale ruolo nella loro invasività.

 

  • Ruolo degli xenobiotici nella patologia cellulare e tessutale in particolare nelle alterazioni del metabolismo ormonale e nella risposta immunitaria. I principali casi di studio riguardano l’interazione del p-nonilfenolo con la riproduzione umana, la produzione di citochine a livello placentare e la glicoproteina P (MDR).
Collaborazioni
Raccolta celomociti dal riccio di mare Paracentrotus lividus

Nazionali

 

CoNISMa. Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare (Roma)

(http://www.conisma.it/it.html)

 

Consiglio nazionale delle Ricerche

                - IBIM, Istituto di Biomedicina e Immunologia molecolare (Palermo) (http://www.ibim.cnr.it/)

                - ISMAR, Istituto di Scienze Marine (Genova) (http://www.ismar.cnr.it/)

 

COISPA Tecnologia & Ricerca (Bari)

 

CRIACQ - Centro di ricerche interdipartimentale per la gestione delle risorse idrobiologiche e per l’acquacoltura- Università degli Studi di Napoli “Federico II”

 

Ispra – Istituto Superiore per la Protezione dell’Ambiente e del Territorio  (http://www.isprambiente.gov.it/it)

  • Gruppo delle emergenze marine (sede di Roma)
  • Ecotoxicology and Plankton Biology Lab (sede di Livorno)

 

Università italiane di: Firenze, Pisa, Genova, La Tuscia, Ca’Foscari Venezia, Seconda Università di Napoli, Politecnico di Torino, Università di Palermo, Perugia.

 

Internazionali

 

NanoSafety Cluster, Commissione Europea, Marine Ecotox Focus Group. (http://www.nanosafetycluster.eu/working-groups/2-hazard-wg/marine-ecotox.html).

 

Hopkins Marine Station, Stanford University, Pacific Grove, CA (USA). (http://www-marine.stanford.edu/)

 

Scripps Institution of Oceanography, Laboratory of Cell and Developmental Biology, University of San Diego, La Jolla, CA (USA). (http://www.hamdounlab.org.php5-18.dfw1-2.websitetestlink.com/)

 

Bodega Bay Marine Laboratory, Department of Environmental Toxicology and Nutrition, University of California Davis, Bodega Bay, CA (USA) (http://bml.ucdavis.edu/research/faculty/gary-cherr/)

 

Rudjer Boskovic Institute, Division for Marine and Environmental Research, Laboratory for molecular ecotoxicology, Zagabria (Croazia). (http://www.irb.hr/eng/Research/Divisions-and-Centers/Division-for-Marine-and-Environmental-Research/Laboratory-for-molecular-ecotoxicology)

 

UFZ - Helmholts-Centre for Environmental Research, Department of Bioanalytical Ecotoxicology, Lipsia (Germania). (https://www.ufz.de/index.php?en=2121)

 

University of Science and Technology (NTNU), Department of Biology, Trondheim (Norvegia).

(http://www.ntnu.edu/biology/molecular_cellular_toxicology_research_group)

 

Institut Catalan de Nanotecnologia, Inorganic Nanoparticles Laboratory Group, Barcellona (Spagna).

(http://www.inorganicnanoparticles.net/about/victor-puntes/)

 

University College Dublin, Center for BioNano Interactions (CBNI), School of Chemitry and Chemical Biology, Dublino (Irlanda). (http://www.ucd.ie/cbni/)

Progetti in corso
  • RITMARE. La ricerca italiana per il mare. Progetto bandiera.
    SP2_WP4_AZ3_UO04 . Responsabile scientifico
    Welfare e sicurezza del prodotto di allevamento: messa a punto di un protocollo operativo per valutare le risposte allo stress e ad alcuni contaminanti chimici nell’allevamento del branzino (2012-2015).
    (http://www.ritmare.it/)
     
  • MIUR PRIN 2009. Ecotossicologia marina dei nanomateriali: tossicità e bioaccumulo di nanoparticelle di biossido di titanio in specie eduli in presenza di metalli e diossina (unità coordinatrice) (2011-2013).
     
  • POR CRO FSE 2007-2013 Asse IV – Capitale Umano. NanoRemEco -Testing Eco-friendly Nanoparticles for sediment and marine waters Remediation (2012-2014).
     
  • Approccio ecotossicologico integrato (AEI) per la valutazione del danno ambientale causato dal naufragio della nave Costa Concordia all’isola del Giglio e all’Arcipelago Toscano (in collaborazione con ARPAT e Regione Toscana) (2012-2013).
Progetti di ricerca svolti
  • Commissione Europea: 4FP, 5FP (1 programma INTERREG II), 6FP (2 programmi INTERREG III)
  • MIUR: PRIN 2001 (2 programmi), 2003, 2009 (in corso); FIRB 2003; FISR 2007
  • MIPAF: IV, V e VI Piano Triennale della Pesca e dell’Acquacoltura (Legge 41/82). 2004, 2005 (2 programmi), 2006, 2007.
  • CoNISMa. Sistema Afrodite 2001. SPICAMAR 2001 (Studio Pilota per la caratterizzazione delle aree marine a rischio).
  • POR Puglia  2005 Asse IV – Misura 4.13. Sottomisura E “Azioni innovative”. BIOTEL, BIOIMPACT.
  • POR Sicilia 2000-2006, SFOP-Asse IV, Misura 4.17. Interventi a sostegno della pesca e dell’acquacoltura, interventi di contesto (SFOP). Sottomisura 4.17b
  • Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA). 2005.
  • Piano di Ateneo per la Ricerca (PAR), Università di Siena 2006. Finanziamento a progetto.
  • Convenzioni con enti pubblici e privati: Tethis S.p.A. 2004, 2012; ARPAT area mare 2005-2006; 2012; ARPACAL 2007; ARSIA 2007; API S.p.A 2007; Scarlino Energia 2010-2011; pH s.r.l. partner di TÜV SÜD (2013).
Tecniche e metodologie
Acquario marino presso la sede di via Mattioli, 4.

Tecniche preparative: soluzioni tampone, omogeneizzazione di materiale inorganico ed organico (criofrantumazione ed omogeneizzazione in teflon e con lamine), ultracentrifugazione.

Metodi spettrofotometrici nel visibile e nell’ultravioletto: colorimetriche per il dosaggio di ormoni e proteine e per la determinazione dell’attività di enzimi mediante l’utilizzo di cinetiche.

Metodi spettrofotofluorimetrici: dosaggio di metaboliti biliari di idrocarburi aromatici, prodotti metabolismo cellulare ed intermedi metabolici della sintesi dell’eme; attività enzimatiche mediante l’utilizzo di marcatori fluorescenti.

Elettroforesi unidimensionale in SDS PAGE, western transfer e immunoblotting di (1) proteine da shock termico (Hsp); (2) proteine di trasporto ABC ed in particolare le famiglie abcb1 e abccs; (3) citocromo P450.

PCR e qPCR applicata allo studio dell’espressione dei seguenti geni in linee cellulari di teleostei, colture primarie di invertebrati e invertebrati terrestri ed acquatici e in organi specifici: CYPs, Metallotioneine (MT), proteine di trasporto ABC (P-glicoproteina e MRPs).

Enzyme-Linked Immunosorbent Assay per il dosaggio di ormoni steroidei in campioni ematici.

Microscopia ottica: (1) studio istologico della struttura di tessuti (gonadi, fegato e branchie), di oociti e spermatozoi di teleostei marini; (2) stabilità lisosomiale; (3) micronuclei; citotossicità.

Microscopia in fluorescenza con sistemi multicanali (epifluorescenza e confocale): utilizzo di marcatori fluorescenti per la determinazione dell’apoptosis in vivo (marcatori DNA e attivazione caspasi) ed in situ (TUNEL-Terminal deoxynucleotidyl Transferase Biotin-dUTP Nick End Labeling ).

Colture cellulari: linee cellulari di specie ittiche (PLHC-1, RTG-2), colture primarie di specie ittiche ed invertebrati.

Test ecotossicologici utilizzando la specie Paracentrotus lividus, Mytilus galloprovincialis, Vibrio fischeri (sistema MICROTOXÒ).

 

Tecniche di chimica analitica: determinazione gravimetrica del contenuto lipidico in materiale biologico; concentrazione e purificazione di matrici acquose ed estratti biologici mediante estrazione in fase solida (SPE); determinazione qualitativa e quantitativa mediante gas cromatografia di idrocarburi clorurati e di tensioattivi non-ionici in matrici inorganiche ed estratti biologici; cromatografia liquida ad alta pressione (HPLC) per la determinazione di tensioattivi non-ionici (Nonilfenoli polietossilati) e di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) in matrici acquose e biologiche. Estrazione accelerata in fase solida (ASE-200 Dionex) per l’analisi di organoclorurati e tensioattivi non-ionici in matrici acquose e biologiche.

Estesa esperienza nella stabulazione e mantenimento di specie acquatiche e recentemente terrestri per la sperimentazione in vivo; estesa esperienza anche nelle pratiche di campionamento di esemplari in situ mediante campagne di pesca e raccolta manuale.

 

L’unità di ricerca è dotata di uno acquario a norma ISO 9001 e 14001 per la stabulazione e mantenimento di organismi marini (invertebrati e vertebrati) in un sistema chiuso a ricircolo dotato di lampada UV, filtro meccanico, filtro biologico, La struttura è sita al II piano di via Mattioli, 4.

Pubblicazioni recenti o di rilievo
Immagine campionamento e dissezione in situ
  1. Della Torre C., Petochi T., Farchi C., Corsi I., Di Nardo M.M., Sammarini V., Alcaro L., Mechelli L., Focardi S., Tursi A., Marino G., Amato E. (2013). Environmental hazard of yperite released at sea: sublethal toxic effects on fish. Journal of Hazardous Materials, 248-249: 246-263.
  2. Matranga V. & Corsi I. (2012). Toxic effects of engineered nanoparticles in the marine environment: model organisms and molecular approaches. Marine Environmental Research, 76: 32-40.
  3. Della Torre C., Zaja R., Loncar J., Smital T., Focardi S. and I. Corsi (2012). Interaction of ABC transport proteins with toxic heavy metals at both gene and efflux activity in the PLHC-1 fish cell line. Chemico-Biological Interactions, 198: 9-17.
  4. Della Torre C., Monti M.L., Focardi S., Corsi I. (2011). Time-dependent modulation of cyp1a gene transcription and EROD activity by musk xylene in PLHC-1 and RTG-2 fish cell lines. Toxicology in vitro, 25: 1575-1580.
  5. Marchi M., Corsi I., Tiezzi E. (2010). Biological invasions and their treat to ecosystems: two way to thermodynamic eutanasia. Ecological Modelling, 221: 882-883.
  6. Zucchi S., Corsi I., Luckenbach T., Bard S.M., Regoli F., Focardi S. (2010). Identification of five partial ABC-transporter genes in the liver of the Antarctic fish Trematomus bernacchii : sensitivity of ABCB1 and ABCC2 to Cd. Environmental Pollution, 158: 2746-2756.
  7. Bechi N., Ietta F., Romagnoli R., Jantra S., Cencini M., Galassi G., Serchi T., Corsi I., Paulesu L., (2010). Environmental levels of para-nonylphenol are able to affect cytokine secretion in human placenta.  Environmental Health Perspectives, 118 (3): 427-431.
  8. Corsi, I., Mariottini M., Badesso, A., Caruso, T., Borghesi N., Bonacci S., Iacocca A,. Focardi S. (2005). Contamination and sub-lethal toxicological effects of persistent organic pollutants in the European eel (Anguilla anguilla) in the Orbetello lagoon (Tuscany, Italy). Hydrobiologia, 550: 237-249.
  9. Focardi, S., Corsi, I., Franchi, E. (2005). Safety and sustainable development of European aquaculture: new tools for an environmentally sound aquaculture. Aquaculture International, 13: 3-17.
  10. Pisoni, M., Cogotzi, L., Frigeri, A., Corsi, I., Bonacci, S., Iacocca, A., Lancini, L., Mastrototaro, F., Focardi, S. and M. Svelto (2004). DNA-adducts, benzo(a)pyrene monooxygenase activity and lysosomal membrane stability in Mytilus galloprovincialis from different areas in Taranto-coastal waters (Italy). Environmental Research, 96: 163-175.

 

L'elenco completo delle pubblicazione é consultabile su: http://apps.webofknowledge.com/summary.do?SID=4EBkNdFCea3b9mJbjPJ&product=UA&qid=1&search_mode=GeneralSearch 
Referente
Ricercatori coinvolti
  • Della Torre Camilla PhD, assegnista di ricerca
  • Bocci Elena PhD, assegnista di ricerca
  • Vannuccini Maria Luisa , dottoranda
  • Cossu Francesca , contrattista