Negli ultimi decenni i campi da gioco sintetici, con il loro continuo sviluppo, intendono migliorare le capacità di gioco degli sportivi. Dal punto di vista economico a quello gestionale questi campi risultano migliori rispetto ai campi in erba naturale e le tipologie di intasamento utilizzate, come la gomma derivante da pneumatici esausti, permettono anche il riciclo dei materiali. Questi campi però presentano anche degli svantaggi: oltre alla presenza di sostanze come idrocarburi policiclici aromatici e metalli pesanti, misurazioni dirette di temperatura hanno mostrato una differenza notevole rispetto ai campi in erba naturale: la loro pigmentazione scura e l’impossibilità di far traspirare acqua per raffreddare l’aria sovrastante, fanno sì che un’esposizione al sole incrementi la loro temperatura in maniera decisamente notevole, necessitando l’irrigazione per tenere sotto controllo l’eccessivo calore. Ad oggi l’agenzia federale statunitense per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC), organo del Dipartimento governativo americano per i Servizi per la Salute Umana (HHS), non si è ancora pronunciata sui potenziali rischi associati all’esposizione delle polveri rilasciate dall’usura del granulato di gomma che compone questi campi, ma ha soltanto emesso in via precauzionale delle norme di comportamento e raccomandazioni generali da seguire per minimizzarne ogni rischio potenziale. Al momento non ci sono delle linee guida comuni all’interno dell’Unione Europea contenenti le considerazioni da adottare per proteggere l’ambiente e la saluta umana durante l’utilizzo del granulato di gomma SBR nei campi sintetici ad eccezione di quelle pubblicate nel 2002 dall’Istituto Tedesco per la Standardizzazione (DIN) in “Sports Grounds Part 7; Synthetic Turf Areas. Determination of Environmental Compatibility”, dove vengono stabiliti i valori limite per i contenuti di alcuni elementi in tracce. L’Unità di Ricerca sta portando avanti uno studio sulla valutazione di idrocarburi policiclici aromatici ed elementi in tracce contenuto nel granulato di gomma di diversi campi da calcio sintetici installati ed utilizzati da anni, focalizzando l’attenzione sul rischio legato all’esposizione degli atleti a questi contaminanti rilasciati tramite le polveri e tramite l’evaporazione che avviene alle alte temperature.
- Tesi di Laurea del Dr. Daniele Coppola dal Titolo: “Valutazione di sostanze potenzialmente tossiche in campi da calcio sintetici e loro biodisponibilità.” Laurea Specialistica in Tecnologie di Monitoraggio e Recupero Ambientale. Anno Accademico 2008-2009.
- COPPOLA D., FOSSI M.C., MALTESE S., MARSILI L. 2011 – PAH release from rubber granulates of artificial turf fields: preliminary hazard assessment for the athletes. SETAC Europe 21st Annual Meeting, Milan, Italy, 15-19 May 2011.
- COPPOLA D., FOSSI M.C., MALTESE S., BIANCHI N., MARSILI L. 2011 – Valutazione dei livelli di idrocarburi policiclici aromatici ed elementi in tracce in campi da calcio sintetici. Ecomondo XV Edizione, Rimini, Italy, 9-12 Novembre 2011.
- Marsili Letizia (tecnico laureato cat. D)
- Nicola Bianchi (Assegnista)
- Daniele Coppola (Dottorando)