
MAGIC (acronimo per Major Atmospheric Gamma-ray Imaging Cherenkov Telescopes) è un sistema di due telescopi a raggi gamma. Costruito ed operato da un consorzio di scienziati in prevalenza italiani, tedeschi e spagnoli, è posto nell'Osservatorio del Roque de los Muchachos a La Palma nelle Isole Canarie. Con due grandi paraboloidi di 17 metri di diametro è in grado di rivelare raggi gamma di origine extraterrestre per studiare l'origine dei raggi cosmici e fenomeni di fisica fondamentale e di astrofisica. Il primo paraboloide ha iniziato la raccolta dei dati nel 2004; il telescopio gemello, a 85 m dal primo, ha iniziato a prendere dati nel giugno 2009.
MAGIC studia i fotoni di altissima energia in provenienza da:
- Accrescimento di buchi neri in nuclei galattici attivi
- Resti di supernova
- Lampi di raggi gamma
- Annichilazione di materia oscura.
Nei suoi quindici anni di attività MAGIC ha scoperto numerosi nuovi tipi di sorgenti gamma dell'Universo. Fra i rivelatori di raggi gamma di altissima energia operanti, MAGIC è quello che vede più lontano.

Il Cherenkov Telescope Array (CTA) è un progetto che vede coinvolti paesi e ricercatori di tutto il mondo per la realizzazione di due grandi osservatori astronomici (uno nell'emisfero nord ed uno nell'emisfero sud della Terra) che studieranno l'Universo attraverso i raggi gamma di altissima energia.
Per questo l'osservatorio CTA prevede l'utilizzo di tre tipi di telescopi:
- grandi (LST, Large Sized Telescope), con diametro dello specchio parabolico dell'ordine dei 23 m;
- medi (MST, Medium Sized Telescope), il cui specchio parabolico ha un diametro dell'ordine dei 12 m, con lunghezza focale di 16 m e costituito da 90 specchi esagonali;
- piccoli (SST, Small-Sized Telescope) con diametro dello specchio parabolico fino a 4 m.
Il CTA sarà composto da due reti di telescopi che copriranno l'osservazione dell'intero cielo: il sito primario sarà nell'emisfero sud da dove è visibile la maggior parte della Via Lattea, la nostra galassia; il secondo sito sarà situato nell'emisfero nord del nostro pianeta e sarà dedicato all'osservazione delle sorgenti extragalattiche.
L'Italia partecipa attivamente al CTA attraverso l'Istituto Nazionale di Astrofisica, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ed alcune università tra le quali l’Università di Siena.