7 Novembre 1919, l’eclissi di Sole che sconvolse il mondo

Giovedì, 7 Novembre, 2019 - 17:30
Conferenza di Giacomo Bonnoli, introduce Raffaele Ascheri
Locandina conferenza 7 novembre 2019 sull'eclissi del 1919
7 Novembre 1919
Breve storia di come osservare un’eclissi può sconvolgere il mondo (in sette minuti)
 
Giovedì 7 novembre 2019, ore 17.30
 
Biblioteca Comunale degli Intronati - Sala Storica
Via della Sapienza 5, Siena
 
Giacomo Bonnoli
Università degli Studi di Siena
Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente
 
Introduce il Presidente Raffaele Ascheri
 
Circa 100 anni or sono si compiva trionfalmente, grazie ad una misura astronomica concettualmente semplice ma tecnicamente assai delicata, la rivoluzione Einsteniana. Dopo aver mostrato, nel 1905, che spazio e tempo non sono grandezze assolute e indipendenti, ma che le misure di entrambi variano in relazione allo stato di quiete o di moto dell’osservatore, e sono legate tra loro da precise leggi, nel 1916 Einstein riscrive la teoria della gravitazione, come una teoria “geometrodinamica dello spazio-tempo”. Alla misteriosa “azione a distanza” tra masse, sulla quale Newton prudentemente “non formulava ipotesi”, Einstein sostituisce una relazione profonda, di reciproca influenza, tra massa e geometria dello spazio-tempo: “Le masse dicono allo spazio-tempo come incurvarsi; la geometria curva dello spazio-tempo dice alle masse come muoversi”. Sarà Sir Arthur Eddington, cimentandosi in un’avventura degna di Jules Verne in luoghi remoti ed esotici del pianeta, a osservare il 29 Maggio 1919 un’eclissi totale di Sole e  a ricavarne le misure che fornivano la prova, manifesta e dirompente, del “parricidio” del fondatore della meccanica: la massa del Sole deviava la luce delle stelle nella misura prevista da Einstein, incompatibile con la previsione classica. Il padre Newton è detronizzato senza appello, con risonanza immediata e planetaria. Altre prove sperimentali seguirono qualche decennio dopo: tutte previste originariamente da Einstein ma irrealizzabili con le tecnologie dell’epoca; fino alla recente, clamorosa rivelazione delle onde gravitazionali annunciata nel 2016, a quasi cento anni esatti dalla pubblicazione dello storico lavoro che le prevedeva. Lungi dall’essere un’elegante riscrittura della gravitazione classica in bella lingua matematica, la relatività generale rivoluziona la nostra concezione dell’Universo e, travalicando persino la poderosa immaginazione del suo ideatore, incide profondamente nella vita quotidiana di ciascuno di noi.