DSFTA partecipa al programma UNESCO
“Promoting sustainable development through UNESCO’s programmes and sites”
con un progetto selezionato fra i cinque migliori proposti a livello europeo, di durata annuale, per il periodo 2022-23. Capofila del progetto è il Parco Nazionale Arcipelago Toscano – Riserva MAB UNESCO, cui partecipano oltre all’Università di Siena con i geologi del iDSFTA: CNR – Istituto di Geoscienze e Georisorse – Pisa; Università di Pisa – Dipartimento di Scienze della Terra, e Turismo sostenibile S.r.l.
le Influenze dei cambiamenti climatici sui processi idrologici e sulla sostenibilità delle risorse idriche nell' Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano), un esempio per l'area Mediterranea
(acronimo: HYDRO-ISLAND)
Il progetto si dedica alla tematica generale del ciclo dell’acqua e relative risorse idriche nelle piccole isole e alle relazioni con i cambiamenti climatici e la sostenibilità degli ecosistemi insulari.
Nello specifico, HYDRO-ISLAND consiste in un programma scientifico ed educativo volto ad aumentare la conoscenza dei processi idrologici che regolano il ciclo dell’acqua sull’Isola di Pianosa, nonché ad approfondire gli aspetti di vulnerabilità e resilienza di questo sistema in relazione ai vincoli climatici e geologici.
L’Isola di Pianosa (10 Km2) è caratterizzata da condizioni climatiche semi-aride, da una morfologia pianeggiante e da una situazione geologica e idrogeologica peculiare. Queste caratteristiche si traducono in scarse precipitazioni, alti tassi di evapotraspirazione, assenza di acque superficiali, ma anche in un significativo accumulo di risorse idriche sotterranee, finora in grado di soddisfare la domanda legata principalmente al turismo e alle scarse esigenze domestiche.
In un contesto di precario equilibrio per la risorsa idrica, considerando l'innalzamento del livello del mare connesso alla variazione climatica, il progetto HYDRO-ISLAND mette in campo una ricerca multidisciplinare (geologia, idrologia e idrogeologia, geochimica, geofisica, telerilevamento e tecnologie intelligenti) per comprendere e quantificare meglio i processi che influenzano la disponibilità di acqua dolce e per condividere i dati e trasferire le conoscenze alla collettività internazionale, suggerendo buone pratiche per la sostenibilità e l’adattamento ai cambiamenti climatici.