Martedì, 4 Settembre 2018
Nature Communications
Una rottura sismica provoca profonde trasformazioni nelle rocce in cui si propaga. Tali trasformazioni, “nascoste” ad una scala nanometrica, suggeriscono come un terremoto di media magnitudo (3-4) sia in grado di innescare, in corrispondenza della superficie di scivolamento, un forte riscaldamento per attrito, raggiungendo temperature fino a circa 900 °C.
La ricerca è stata condotta in collaborazione con ricercatori dell’Università di Otago (New Zealand), tra cui il Matthew Tarling, ospite del DSFTA per l’effettuazione delle indagini in microscopia elettronica a trasmissione.
Cecilia Viti
Pubblicazione su Nature Communications (DOI: 10.1038/s41467-018-05965-0)