Nuove ricerche mettono in discussione l’impatto della grande eruzione dei Campi Flegrei di 40.000 anni fa sullo sviluppo culturale dei primi Homo sapiens in Europa

Martedì, 11 Giugno 2024

Un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports rivela che cruciali cambiamenti comportamentali tra i primi Homo sapiens in Europa sono avvenuti ben prima della grande eruzione vulcanica nei Campi Flegrei di 40 mila anni fa, tradizionalmente ritenuta responsabile di innovazioni culturali nei nostri antenati. Questa scoperta sfida le teorie consolidate sull’impatto di improvvisi eventi naturali sugli stili di vita dei cacciatori-raccoglitori nel Paleolitico Superiore.

Un team internazionale di ricercatori delle Università di Siena (Dipartimento di Scienze, Fisiche, della Terra e dell’Ambiente – UR Preistoria e Antropologia), Tubinga (Germania) e Bologna ha analizzato le tracce culturali lasciate dai gruppi di Homo sapiens nella Grotta di Castelcivita (Salerno) prima della grande eruzione dell’Ignimbrite Campana, originata nei tuttora attivi Campi Flegrei circa 40.000 anni fa e considerata la più potente mai registrata nel  Mediterraneo. La Grotta di Castelcivita, indagata dall’Università di Siena fino dagli anni ’80 del secolo scorso, è uno dei rari siti archeologici in cui le ceneri vulcaniche originate da questo evento esplosivo hanno sigillato la sequenza archeologica rendendola perfettamente conservata. Utilizzando un insieme di metodologie all’avanguardia per ricostruire meticolosamente i metodi di fabbricazione degli strumenti in pietra, gli oggetti che più resistono allo scorrere del tempo, i ricercatori sono stati in grado di dimostrare che lo sviluppo culturale a Castelcivita precede la deposizione degli strati vulcanici, sfidando così speculazioni di lunga data secondo le quali eventi naturali improvvisi determinerebbero cambiamenti comportamentali considerevoli nel corso dell’intera preistoria umana. Lo studio, pubblicato su Scientific Reports, ipotizza al contrario che le innovazioni registrate in Homo sapiens siano derivate da meccanismi di trasmissione culturale e contatti su larga scala estesi fino a oltre le Alpi. Questa ricerca rappresenta un passo significativo nella comprensione delle società di cacciatori-raccoglitori del Paleolitico Superiore e della loro abilità di sviluppare sofisticate strategie di sopravvivenza in ambienti diversi.