Impatto del Marine Litter e dei contaminanti emergenti sulla biodiversità marina

Plastic Busters – Biomarkers Laboratory
campionamenti_su_fauna_marina

 

 

 

 

Il gruppo di ricerca “Plastic Busters – Biomarkers Laboratory” si occupa dal 1990 di definire gli impatti multipli di contaminanti ambientali (sia di vecchia generazione che emergenti), rifiuti marini ed altri impatti antropici sulla biodiversità marina (principalmente del Mar Mediterraneo) con particolare attenzione agli effetti sulle specie carismatiche quali mammiferi marini, uccelli marini e tartarughe marine.

microplastiche_e_analisi_di_laboratorio

 

 

 L’attività del gruppo di ricerca si articola più recentemente in una serie di tematiche specifiche, che hanno ricevuto numerosi finanziamenti sia a livello nazionale che internazionale (https://plasticbusters.unisi.it/projects/).

 

  1. Monitoraggio di impatti multipli (contaminanti emergenti, contaminanti di vecchia generazione, Marine litter, Microplastiche) sulla biodiversità di ambienti costieri e lagunari e in aree marine protette mediterranee
  2. Effetti di contaminati emergenti sulla biodiversità Mediterranea.
  3. Valutazione della presenza ed effetti del marine litter e delle microplastiche in ecosistemi marini e costieri ed in specie bioindicatrici.
  4. Selezione di organismi bioindicatori e messa a punto di   nuove metodologie diagnostiche per definire gli effetti di contaminanti ambientali e marine litter .
  5. Sviluppo di metodologie armonizzate per determinare la presenza del marine litter e delle microplastiche su ecosistemi marini (in vari comparti ambientali) dell’intero bacino del Mediterraneo
  6. Sviluppo di tecniche Omiche (Trascrittomica, Metiloma, Metabolomica, Esposomica) per definire gli impatti di stress multipli su specie carismatiche come i cetacei e le tartarughe marine utilizzando metodologie non letali (es. biopsie cutanee)
  7. Sviluppo di nuove metodologie diagnostiche (es. Environmental DNA) per definire la presenza e gli effetti sulla biodiversità mediterranea di “multiple stressors” in ecosistemi critici (praterie a posidonia, zone umide, habitat di specie a rischio)
  8. Valutazione della presenza di additivi della plastica in varie matrici ambientali ed organismi bioindicatori
Campionamento in mare

 

 

 

Il gruppo Plastic Busters (composto da 10 persone, fra cui professori, ricercatori, assegnisti di ricerca e dottorandi) coordina dal 2013 una importante iniziativa internazionale (Plastic Busters Initiative, https://plasticbusters.unisi.it/), nata sotto l’egida del network UN SDSN-Mediterranean e che nel 2016 ha ricevuto il “label” dall’Unione per il Mediterraneo (UfM), con la finalità di monitorare e mitigare l’impatto del marine litter nell’intero bacino del Mediterraneo.

Plastic Busters CAP Tunisia

Il gruppo di ricerca vanta di numerose collaborazioni nazionali ed internazionali, che permettono una continua interazione con qualificati ricercatori ed enti di prestigio. Questo consente un lo scambio con numerosi ricercatori stranieri, da PhD students a visiting professors di fama internazionale.

Plastic Busters MPAs Corsica