Poker d'astri per l'Osservatorio Astronomico dell'Università di Siena

Giovedì, 10 Novembre 2016
Fondamentali le osservazioni dall'Università di Siena per scoprire la natura binaria dell'asteroide Kusaji
Poker d'astri per l'Osservatorio Astronomico
Poker d'astri per l'Osservatorio Astronomico dell'Università di Siena.
Sono arrivati a quattro i telegrammi elettronici pubblicati nell'ultimo anno dall'Unione Astronomica Internazionale dove compare il telescopio universitario.
 
A dispetto delle dimensioni del telescopio e del cielo cittadino sotto cui opera, le osservazioni condotte a fine ottobre 2016 dall'Osservatorio Astronomico dell'Università di Siena sono state fondamentali per scoprire la natura binaria dell'asteroide Kusaji: da oggi sappiamo infatti che questo corpo, grande circa 3 km e orbitante intorno al Sole con un periodo poco superiore a 3 anni, è accompagnato nel suo perenne viaggio intorno al Sole da un satellite di circa 1 km.
 
La ricerca, coordinata dall'astronomo ceco Petr Pravec, ha richiesto molte sessioni osservative per poter studiare le piccole perturbazioni nella luminosità dell'asteroide e ricondurle alla presenza della sua piccola luna, finora sconosciuta.
Le osservazioni sono state condotte tra il 25 ottobre e il 2 novembre 2016 e hanno coinvolto 6 telescopi situati in Ucraina, Francia, Serbia, Australia e, unico in Italia, quello del Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell'Ambiente dell'Università di Siena.
 
La fruttuosa collaborazione internazionale ha finalmente potuto annunciare la scoperta: il 10 novembre è stato pubblicato, a cura dell'IAU (Unione Astronomica Internazionale) il telegramma elettronico numero 4336, dove compare l'Osservatorio universitario senese e il suo responsabile Alessandro Marchini che, con i collaboratori esterni Riccardo Papini e Fabio Salvaggio, ha condotto le osservazioni e la loro elaborazione.
 
L'Osservatorio Astronomico dell'Università di Siena conduce ricerche nei settori degli asteroidi, delle stelle variabili e dei pianeti extrasolari, e propone questi studi agli studenti del Corso di studi in Fisica e Tecnologie Avanzate nelle loro attività di tirocinio, e agli studenti delle scuole superiori coinvolti nelle attività di orientamento universitario.
 
Il link alla CBET 4336, il telegramma elettronico che annuncia la scoperta: