
I molluschi non marini, nonostante siano significativamente colpiti da estinzioni (spesso silenziose), restano un gruppo di organismi ancora poco conosciuti da un punto di vista tassonomico, biogeografico e conservazionistico.
Questo gap di conoscenza è particolarmente critico se si considera che, in Europa, la diversità dei molluschi non marini è fortemente concentrata nel settore meridionale, in particolare nel bacino del Mediterraneo, dove l’Italia si colloca al terzo posto per numero di specie.
Per affrontare questa tematica, sono state attivate diverse attività di ricerca:
- Approcci integrati allo studio tassonomico e al monitoraggio della malacofauna terrestre e dulciacquicola italiana (diversità alfa, analisi morfologiche, filogenesi molecolare e filogeografia). Particolare attenzione sarà dedicata alla revisione sistematica di gruppi critici di gasteropodi (ad esempio gli igromiidi del genere Monacha) e alle specie di interesse conservazionistico, comprese quelle incluse nella Direttiva Habitat (come i bivalvi Unio elongatulus/Unio mancus).
- Redazione di checklist di molluschi non marini, con particolare attenzione a contesti di significativo valore biogeografico come isole e rilievi montuose oppure strutture potenzialmente in grado di ospitare e diffondere specie aliene. In questo ambito rientrano, ad esempio, le indagini tassonomiche e biogeografiche di specie aliene terrestri e di acqua dolce presenti nei giardini botanici italiani (es. progetto XenoDOMuS XenoDiversità in Orti e Musei Scientifici italiani).
- Studi ecologici multi-tassonomici per valutare le relazioni interspecifiche tra molluschi terrestri e altre componenti della biodiversità, in relazione a variabili ambientali e alla presenza di specie vegetali aliene invasive. L’obiettivo è comprendere meglio il ruolo dei molluschi come indicatori ecologici all’interno di reti trofiche e habitat complessi.
- Progettazione e supporto ad attività di citizen science per il monitoraggio della biodiversità, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente la cittadinanza nella raccolta dati e nello studio di gruppi meno carismatici, soprattutto in contesti urbani.
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